FAMIGLIA CACTACEAE

Le Cactaceae sono una famiglia di piante succulente che comprende circa 3000 specie e 120 generi,
il fusto può essere cilindrico, con coste e rilievi, semplice o ramificato. La caratteristica che contraddistingue le piante di questa famiglia è l'areola che è una specie di gemma interna o di embrione di ramo,  evidenziato da un ciuffo di spine o di peli. I fiori spuntano sempre al centro di un'areola.
La famiglia è suddivisa in quattro sottofamiglie:
- Pereskioideae;
- Opuntioideae;
- Maihuenioideae;
- Cactoideae.


ASTROPHYTUM 

          

L'Astrophytum (Lemaire 1839) è un genere di pianta succulenta appartenente alla famiglia delle cactacee. Il suo nome deriva dal greco astèr (stella), per la caratteristica forma a costole che dall'alto lo fa somigliare ad una stella e phytòn (pianta).

ORIGINE
È originario di alcuni areali delimitati del Messico e vive normalmente in terreni semi-aridi e leggermente calcarei.

DESCRIZIONE
Gli Astrophytum hanno un fusto globuloso formato da quattro ad otto sezioni divise tra di loro da solchi più o meno profondi. I fiori gialli o giallo-rossi si sviluppano dalle areole presenti alla sommità del fusto.
L'elemento maggiormente caratterizzante gli Astrophytum rispetto alle altre cactaceae è la presenza di numerosi puntini bianchi in rilievo sparsi in misura più o meno rilevante sul fusto di tutte le specie appartenenti a questo genere. Il loro ruolo non è ancora stato ben definito dalla letteratura scientifica, tuttavia si ritiene che la loro funzione principale sia quella di favorire la mimetizzazione della piante negli ambienti rocciosi in cui sono normalmente inserite, allo scopo di ridurre la possibilità di distruzione da parte di animali fitofagi. Si ritiene che altre funzioni possano essere legate alla protezione del fusto dai raggi solari e alla capacità di trattenere più efficacemente l'umidità.

TERRENO
L'Astrophytum necessita di un terriccio molto poroso composto da terra, torba e sabbia, con una piccola aggiunta di calce agricola. Le annaffiature dovranno essere regolari avendo molta cura che non si formino residui di acqua, la terra dovrà essere molto asciutta tra una annaffiatura e l'altra perché la pianta è molto sensibile al marciume.

ESPOSIZIONE
Durante il periodo invernale le annaffiature dovranno essere sospese del tutto e la pianta non dovrà essere esposta a una temperatura inferiore ai 4 °C. I rinvasi possono essere eseguiti anche ogni tre o quattro anni considerata la lentezza della sua crescita.

RIPRODUZIONE
La riproduzione avviene per seme; il suo grosso seme andrà depositato, senza essere pressato, in un letto di terra mista a sabbia e mantenuto ad una temperatura di circa 21 °C: inizierà a germogliare in brevissimo tempo.

CEREUS


Cereus è un genere di piante succulente arborescenti della famiglia delle Cactaceae. Comprende una decina di piante a forma colonnare, ramificate dalla base, oppure a candelabro, con poche coste molto evidenti e orlate di spine. In natura raggiunge altezze ragguardevoli, fino a 12m.

ORIGINE
Questa pianta originariamente era diffusa solamente nelle Indie e nell'America meridionale, in paricolare in Brasile, Bolivia ed Ecuador. Ora è presente in tutti i territori equatoriali e tropicali, specialmente nelle Indie Orientali.

DESCRIZIONE
Il Cereus è una pianta grassa molto rustica, in quanto può resistere senza essere annaffiata anche per diversi mesi, è da bagnare solo d'estate, ma abbondantemente, a fondo, mentre le concimazioni devono avvenire da maggio ad agosto. La tempeatura minima che può soppotare è di circa 12° sotto zero, ma è meglio mantenerlo in temperatura fra i 20 e i 30°. Inoltre, l'annaffiatura non deve essere troppo abbondante, perché il Cereus può essere dedito a marciumi. I frutti che produce sono commestibili.
I fiori sono grandi, a forma di imbuto, di colore verde-rossiccio all'esterno e bianco all'interno, da cui spuntano dei bellissimi stami gialli.
Si aprono solo di notte. Questa pianta viene impiegata come portainnesti.

ESPOSIZIONE
I Cereus vanno coltivati in pieno sole. Sopportano anche temperature basse, purchè l'umidità sia moderata.

RIPRODUZIONE
Si propagano per talea.

CLEISTOCACTUS

 
Cleistocactus è un genere di piante succulente della famiglia delle Cactaceae. Piante longilinee, erette, possono ramificare dalla base ed arrivano ad un'altezza di quasi 2 m.

ORIGINE
Pianta di origine sudamericana, è concentrata soprattutto in Bolivia e nelle zone montane delle Ande. La temperatura minima che riesce a sopportare è di 5 °C, ma la sua temperatura ideale si aggira fra i 20 e i 25 °C.


DESCRIZIONE
La sua crescita è piuttosto veloce in base alla normale media allo sviluppo di altre cactacee, e, all'apice della pianta, si formano vivaci fiori rossi o gialli , hanno forma di tubo allungato, ricoperto di scaglie pelose, spesso curvato verso il basso,  non sbocciano mai, anche se dal bocciolo spuntano gli stami.


TERRENO
Il terreno deve essere ben drenato e composto da lapillo o pozzolana, terriccio di foglie o torba, sabbia grossolana di fiume, ghiaino e farina di ossa.


ESPOSIZIONE
 Il Cleistocactus è una pianta molto forte, per nulla delicata, tant'è che può sopravvivere ad una temperatura di 6°. Amano la luce brillante e anche il sole diretto: d'estate stanno bene all'aperto quasi in pieno sole. Nel periodo vegetativo hanno bisogno di fertilizzante a base di fosforo. La fioritura avviene solo nei soggetti adulti.

RIPRODUZIONE

Avviene per semina in una terrina usando semi freschi; il contenitore deve essere ben drenato e riempito con miscuglio da seme per cactacee. I semi non vanno interrati ma posti sulla superficie, la terrina si copre con un vetro e si pone in un luogo caldo e luminoso, ma non al sole. Dopo alcuni mesi germineranno le piantine; in questo periodo il terreno sarà tenuto sempre umido.
Si possono moltiplicare anche per talea: si prelevano talee dai fusti, da giugno ad agosto; si fanno asciugare le superfici tagliate e si piantano in una composta formata da terriccio da giardino, terriccio di foglie, sabbia e ghiaia con farina d'ossa.



CORIPHANTHA


Coryphantha - Pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Cactaceae ; il suo nome deriva dal greco koryphé (culmine, apice) e da ànthos(fiore) per via dei suoi fiori che spuntano sulla cima della pianta.

ORIGINE 
Originarie delle zone desertiche americane, Messico

DESCRIZIONE
La sua forma è globulare o leggermente cilindrica le spine sono lunghe, robuste e disposte a raggio sulle areole. I fiori sono caratterizzati dalla presenza di tubercoli più o meno pronunciati: ciascuno di essi reca un'aureola con un ciuffo di spine, quasi sempre disposte in maniera simmetrica.I fiori sono generalmente gialli.

TERRENO
Le coryphantha richiedono un terriccio permeabile e poroso composto da terra concimata, sabbia grossolana e ghiaia.

ESPOSIZIONE
Vuole molto sole e poche annaffiature. Le temperature non devono scendere sotto i 4° . Ha radici a fittone che scendono piuttosto in profondità, quindi necessita di contenitori adatti.

RIPRODUZIONE
La riproduzione avviene per seme, in un letto di terra leggera e sabbia: il seme andrà appena interrato e la terra mantenuta umida in posizione ombreggiata ad una temperatura di 21° C. Quando le piantine saranno pronte per il rinvaso andranno tenute in posizione ombreggiata almeno per un anno. Tuttavia la riproduzione può avvenire anche per polloni ma solo in alcune specie.


ECHINOCACTUS


Echinocactus è un genere di piante succulente appartenente alla famiglia delle Cactaceae (sottofamiglia Cactoideae, tribù Cacteae). Il nome della pianta deriva dal greco echinos, porcospino, per via delle numerosissime spine che ricoprono il fusto. Viene volgarmente chiamato cuscino della suocera, oppure, palla d'oro.

ORIGINE
Originari dei deserti del Messico e degli Stati Uniti sudoccidentali come California, Utah, Texas, Nuovo Messico e Colorado.

DESCRIZIONE
Presenta numerose costolature e areole tonde e lanuginose irte di spine candide e rigide. È un cactus a forma globosa o cilindrica, può arrivare ad avere un diametro di circa 90cm. È una cactacea molto caratteristica e apprezzata per le lunghe spine di colore giallo o bianco, che ne ricoprono la tonda superficie. Si tratta di una specie molto longeva. Le areole sono fittamente allineate sui margini. I fiori spuntano a corona intorno all'apice, i fiori sono molto piccoli, di colore giallo brunastro.

TERRENO
Essendo una pianta originaria delle zone desertiche del Messico il terreno deve essere ben drenato, una buona soluzione è miscelare pomice, lapillo e terriccio universale.

ESPOSIZIONE
Vogliono molto sole: tuttavia, se coltivate in vaso, è opportuno ripararle dal sole di mezzogiorno estivo perchè potrebbero scottarsi. La temperatura non deve scendere al di sotto dei 5 °C durante la notte. Da innaffiare nel periodo estivo solo quando il terriccio è secco, non bagnare nelle altre stagioni. Poco concime, molto diluito, a base di fosforo.

RIPRODUZIONE
Questa specie si propaga facilmente attraverso semi, raggiungendo circa 10 cm di diametro dopo il primo o secondo anno dalla semina.



ECHINOCEREUS


EchinocereusPianta succulenta appartenente alla famiglia delle Cactaceae e alla tribù delle cereeae; il suo nome deriva dal greco echìnos (riccio)a causa dei fusti e dei frutti molto spinosi. Il genere comprende circa 60 specie più 2 ibridi naturali.

ORIGINE
Pianta originaria del Messico e dell'America del nord.

DESCRIZIONE
Fusti cilindrici che si erigono a colonna, strisciano sul terreno o pendono dalle rocce; hanno numerose costolature e areole con poche o molte spine. I fiori nascono sopra le areole attraverso la lacerazione dell'epidermide. Eccetto alcune specie solitarie, molte altre, si sviluppano a gruppi, formando dei cespugli con diametri fino a due metri.

TERRENO
Come tutte le piante succulente l'echinocereus necessita di terreno molto poroso composto da una parte di terra e molta sabbia grossolana unita a ghiaia.

ESPOSIZIONE
La sua esposizione deve essere di pieno sole e le annaffiature regolari, specialmente in estate. Nel periodo invernale la pianta non dovrà essere esposta ad una temperatura inferiore ai 4 °C e le annaffiature dovranno essere sospese del tutto. Se però la temperatura sarà superiore ai 4 °C si procederà a qualche sporadica nebulizzata. Per stimolare la fioritura concimazione a base di fosforo molto diluito.

RIPRODUZIONE
La riproduzione avviene: per semi che verranno depositati nel periodo primaverile in un letto di sabbia umida e mantenuti ad una temperatura di 21 °C e al riparo dalla luce diretta del sole; e per talea oppure depositando il pollone dopo aver lasciato asciugare bene il punto di taglio in un letto di sabbia o pomice umida.

ECHINOFOSSULOCACTUS
 o STENOCACTUS



EchinofossulocactusPianta succulenta appartenente alla famiglia delle cactaceae (il genere è stato in parte inserito nel genere Stenocactus e in parte nel genere Echinocactus), il cui nome deriva dal greco echìnos (riccio) e dal latino fossula (piccola fossa).

ORIGINE
Originaria della montagne del Messico.

DESCRIZIONE
Cactus di forma globulare che a piena maturità assume una forma colonnare, ha numerose costolature in rilievo marcato, ondulate, e con areole rade, si trovano sulle creste delle coste e presentano spine di diverso tipo anche sulla stessa pianta: generalmente chiare, lunghe, leggermente ricurve. Quelle radiali, sono in numero variabile, sottili. Quelle centrali sono più lunghe e dure, spesso appiattite a forma di spada. I fiori spuntano all'apice della pianta e sono bianchi, con i sepali eretti.

TERRENO
La coltivazione della echinofossulocactus richiede un terreno molto poroso composto da terra fibrosa e molta sabbia mista a pietrisco in modo da assicurare alla pianta un ottimo drenaggio; i vasi sono preferibili di piccole dimensioni, appena più grandi della base della pianta.

ESPOSIZIONE
Sono cactus che vogliono un'esposizione soleggiata e molte ore di luce anche d'inverno. Temono l'umidità e le basse temperature, mai inferiore ai 4 °C.

RIPRODUZIONE
La moltiplicazione avviene per semi messi a dimora in un letto di sabbia umida e mantenuti ad una temperatura di 21 °C e in posizione ombreggiata e anche le giovani piantine andranno mantenute in ombra. Raramente questo tipo di pianta emette polloni, ma qualora lo facesse si potranno staccare e formare nuove piante. 

ECHINOPSIS

 

Echinopsis è un genere di piante della famiglia delle Cactaceae.

ORIGINE
Piante sudamericane (Bolivia, Argentina e Brasile).

DESCRIZIONE
Hanno fusti globosi che tendono a diventare cilindrici crescendo; coste diritte con areole lanose piuttosto rade sui margini, dalle quali spuntano ciuffi di 10-15 spine diritte di color bruno. Arrivano a 25-30 cm di altezza. I fiori sono molto grandi, appariscenti, di colore per lo più bianco-rosato variamente sfumati e profumati. Fioriscono sin da giovani, hanno forma ad imbuto, si aprono nelle ore notturne e durano solo un giorno. Il periodo di fioritura è tra la primavera e l'estate.

TERRENO
Il terriccio deve essere molto drenante con una miscela di lapillo, sabbia, torba; sulla superficie per favorire il drenaggio porre granelli di quarzo.

ESPOSIZIONE
Posizione soleggiata ma non in pieno sole, annaffiature diradate. In inverno la pianta ha bisogno di riposo quindi temperature tra i 4 e 18 °C e poca acqua. In primavera concimare con concime per cactus, per stimolare la produzione di boccioli.

RIPRODUZIONE
Si riproduce grazie ai numerosi polloni che si formano alla base del fusto. Si riproduce anche da seme o da talea.

ESPOSTOA 



Espostoa è un genere di piante della famiglia delle Cactaceae. Il nome deriva dal botanico puruviano della scuola nazionale di agricoltura di Lima Nicolas Esposto.

ORIGINE
La pianta ha origine nella valle di Rio Grande de Lipez al confine cileno-boliviano nella parte meridionale della Ande boliviano e dai monti del Perù.

DESCRIZIONE
Pianta eretta,semplice o ramificata, generalmente rastremate verso il basso. Hanno coste numerose e poco evidenti, fittamente punteggiate di areole da cui spuntano numerose spine morbide e setose; ricoperte da lunghi peli bianchi e molli, che gli conferiscono un aspetto lanoso. Sotto i peli il fusto è verde. A volte la spina centrale è diritta e lunga, e spunta dai peli. Altre volte resta nascosta nella "capigliatura". In alcune specie i peli si trovano solo nel cefalio, che compare su un lato del fusto vicino all'apice. I fiori spuntano dal cefalio dove le setole sono più lunghe e fitte; sono a forma di campanule con il tubo molto allungato, 5 cm.
Nel loro habitat naturale raggiungono i 4 m, in vaso da adulte arrivano a 90 cm.

TERRENO
Il tereno deve essere ben drenato, sabbioso e terriccio di foglie o torba.

ESPOSIZIONE
Le espostoa crescono molto bene sia in pieno sole che riparate. Hanno bisogno di molta luce brillante.
D'inverno la temperatura non deve scendere al di sotto dei 7 °C di notte, di giorno dovrebbe restare sui 15 °C. Innaffiare con molta precauzione e non somministrare acqua nel periodo invernale. In primavera concimiamo periodicamente le nostre piante succulente, aggiungendo, ogni 15-20 giorni, del concime specifico. Il fertilizzante per le piante succulente deve essere ricco in potassio, ma povero in azoto, per evitare che le piante sviluppino vegetazione eccessiva, facilmente attaccabile dalle malattie fungine.

RIPRODUZIONE
La moltiplicazione avviene per talea in primavera.

 
FEROCACTUS


Ferocactus è un genere di piante succulente appartenente alla famiglia delle Cactaceae (sottofamiglia Cactoideae, tribù Cacteae). Può avere varie forme e dimensioni, e presenta delle spine ricurve e durissime, solitamente di colore rosso. All'apice della pianta, solcata da possenti costolature, si formano fiori variopinti campanuliformi.

ORIGINE 
L'habitat di questa pianta è il Messico occidentale e le aree desertiche degli Stati Uniti.

DESCRIZIONE
Il portamento di queste piante è prevalentemente di forma globosa, anche se ne esistono varietà che assumono una forma cilindrica. Negli ambienti domestici raramente queste piante possono raggiungere le dimensioni che raggiungono nei luoghi d’origine, anche se, con una adeguata esposizione e metodo di coltura appropriati, si possono raggiungere anche piante con circonferenze che arrivano ai 50 cm. Le areole sono dotate di numerosissime spine appuntite, grosse e ricurve, spesso colorate. La spina centrale è a volte uncinata. I fiori spuntano all'apice della pianta. In genere si consigliaa di mantenerle in vasi da 12 cm massimo, se si desidera godere della fioritura.

TERRENO
Queste piante succulente necessitano di essere poste a dimora in substrato con accentuato drenaggio (sabbia e terriccio). Si consiglia di rinvasarle ogni 2-3 anni.

ESPOSIZIONE
Non difficili da coltivare se esposte a lungo alla luce solare e se si osservano le principali precauzioni comuni alla coltivazione di tutte le cactacee originarie delle regioni desertiche. Niente acqua in autunno ed inverno, in primavera ed estate bagnare solo quando il terriccio è completamente asciutto.
Poche concimazioni molto diluite, nel periodo vegetativo. Fioriscono difficilmente, perchè richiedono una pianta di dimensioni importanti.

RIPRODUZIONE
Si propaga da seme.

GYMNOCALYCIUM

 
Il Gymnocalycium è un genere di piante succulente della famiglia delle Cactacee. Il nome deriva dal greco "ghymnòs" (nudo) e "càlyx" (calice) in riferimento ai boccioli che spuntano senza protezione.

ORIGINE
Piante diffuse in Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile meridionale.

DESCRIZIONE
Questi cactus sono generalmente di forma globulare e con fusto solitario: solo alcune specie emettono polloni basali. Non particolarmente spinose, alcune specie hanno costolature appiattite con piccoli rilievi sotto le areole, mentre altre hanno costolature gibbose.
I fiori sono molto vistosi, grandi e di tonalità delicate, caratterizzate da un tubo liscio o ricoperto di squame morbide. Spuntano in primavera.

TERRENO
Come tutte le piante succulente questo genere necessita di un ottimo drenaggio, il terriccio necessario per la coltivazione dovrà essere composto da terra concimata, da sabbia e da una parte di ghiaia grossolana.

ESPOSIZIONE
La fioritura di questa pianta è facile se gli si assicurano almeno quattro ore al giorno di luce solare diretta, non sopporta bene l'esposizione in pieno sole (scottature). Nelle notti invernali, la temperatura non deve scendere al di sotto dei 10 °C. Concimare una sola volta all'anno, fertilizzante per cactus. Teme l'umidità eccessiva, piuttosto delicate.

RIPRODUZIONE
La riproduzione avviene:
  • per seme: depositando i semi (in primavera) in un letto di terra e sabbia molto fini mantenendo umidità, ombra e temperatura costante intorno ai 21 °C;
  • per pollone: (nelle specie che ne emettono), staccando i polloni dalla base della pianta e mettendoli a radicare in sabbia pura appena umida;
  • per innesto.

 MAMMILLARIA


Il genere Mammillaria è il più numeroso e diffuso genere di piante appartenenti alla famiglia delle Cactaceae. Ad esso appartengono oltre 300 specie di piante, diverse per caratteristiche e struttura. Il nome deriva dal greco mamilla (mammella) in riferimento alla forma dei tubercoli più o meno grandi presenti in ogni specie.

ORIGINE
Le specie del genere mammillaria sono originarie delle aree del Messico e del sud degli Stati Uniti, dove crescono spontaneamente in ambienti diversificati: desertici, semidesertici e praterie.

DESCRIZIONE
Le piante hanno tutte fusti globulari o cilindrici solitamente bassi; possono essere sia ramificanti che accestenti. I tubercoli, di forma varia , sono forniti di un'areola più o meno lanosa provvista di spine. Queste, differenziate in radiali e centrali, hanno forma, lunghezza e consistenza le più varie. In molte specie del genere una o più spine centrali sono uncinate. La robustezza di alcune di esse è tale da essere utilizzate, dalle popolazioni locali, come ami da pesca. Tra i tubercoli vi è l'ascella, a seconda delle specie glabra o lanosa. Da qui avviene la fioritura che nel genere Mammillaria è periapicale (in altre specie di cactaceae la fioritura è areolare). Il fiore è piccolo , di colore rosa o fucsia o bianco o giallo o variegato. L'anno successivo alla fioritura l'ascella fiorita emetterà il frutto, generalmente allungato e di color rosso. L'apice è generalmente lanoso.

TERRENO
La coltivazione di questo genere richiede, come per tutte le piante succulente, un terreno molto poroso e drenante composto da terra con aggiunta di una percentuale variabile di materiali drenanti come lava, sabbia, ghiaia grossolana o pomice.

ESPOSIZIONE
La posizione richiesta è soleggiata o di pieno sole a seconda della specie e le annaffiature dovranno essere regolari da aprile a settembre, per interrompersi completamente nel periodo compreso tra ottobre e marzo. Infatti, le mammillarie, come tutte le cactaceae in questi mesi entrano in una stasi vegetativa che non richiede alcuna annaffiatura.Le specie con fitta lanosità e peluria apicale ed ascellare e/o con numerose spine hanno una maggiore tolleranza al sole diretto mentre quelle con spine rade ed ascelle nude ne mostrano una minore resistenza necessitando di esposizioni meno dirette ma pur sempre intensamente luminose. Ciò per evitare scottature e deturpazioni al fusto.Questo genere di piante annovera specie che possono sopportare sia temperature alte in estate che basse in inverno, anche al di sotto dei 0 °C per brevissimi periodi se completamente asciutte.

RIPRODUZIONE
La moltipicazione avviene per seme. Questi vengono sparsi su un letto di sabbia mantenuta costantemente umida, soleggiata ed areata per impedire la formazione di muffe e ad una temperatura non inferiore ai 21 °C. Per quelle poche specie che tendono ad accestire è possibile utilizzare i polloni prodotti dalla pianta. Quale che sia la tecnica che decidiate di adottare per la sua propagazione occorre tenere presente che la moltiplicazione per seme ha con se lo svantaggio che, subentrando la variabilità genetica, non si è certi d'avere delle piante uguali alla pianta madre. Pertanto se si desidera ottenere una pianta ben precisa o non si è certi della qualità del seme che si sta utilizzando, è bene fare la moltiplicazione per polloni.
Le specie del genere Mammillaria hanno due fioriture annuali, una primaverile ed una tardoestiva  autunnale.

MELOCACTUS 

Il Melocactus è un genere di piante succulente della famiglia delle Cactaceae, comprendente circa 40 specie. Il nome deriva dal latino melo (melone) unito a cactus, data la forma del fusto che presenta all'apice una forma globulare o cilindrica detta "cefalio"; questo, si presenta emisferico e prende poi forma cilindrica quando raggiunge la crescita.

ORIGINE
Originari dell'America centro-meridionale

COLTIVAZIONE
Il melocactus richiede un terriccio molto drenante come tutte le piante succulente ma la temperatura di esposizione richiesta è molto alta e di pieno sole; anche nel periodo invernale la pianta non dovrà essere esposta a temperature inferiori ai 16 °C. Le annaffiature andranno fatte solo a terreno completamente asciutto e sospese del tutto nel periodo invernale. La crescita è molto lenta e la riproduzione avviene solo per seme in quanto la pianta non produce polloni, ed è questo uno dei motivi che rende la pianta rara. Sono consigliate concimazioni estive ogni due mesi.

RIPRODUZIONE
La riproduzione avviene per semi depositando gli stessi in un letto di terra setacciata e sabbia costantemente umidi ed esposti ad una temperatura di 24 °C. in posizione ombreggiata.


NOTOCACTUS



Notocactus - Genere originario dell'America latina, di 15 specie di piante perenni succulente. Facili da coltivare, hanno forma allungata o globosa, spine colorate e fiori di medie dimensioni, imbutiformi, con petali stretti, che sbocciano solitari o in cespi alla sommità del fusto, e durano circa una settimana. 

COLTIVAZIONE 
Notocactus sono piante a crescita lenta, prediligono una posizione soleggiata, su substrato ben drenato. Annaffiare liberamente durante la stagione vegetativa (da maggio a settembre), e somministrare un fertilizzante liquido bilanciato ; mantenere quasi asciutto in inverno innaffiando al manifestarsi di eventuali avvizzimenti. 

RIPRODUZIONE
Seminare in primavera, alla temperatura di 20 °C. Le specie cespitose si possono separare e rinvasare all'inizio della primavera.


OPUNTIA


Opuntia è un genere di piante della famiglia delle Cactaceae di cui fa parte il più noto fico d'India; il suo nome deriva dal greco Opus, per Opunte, l'antica capitale della Locride. Genere che comprende una grande varietà di piante.

ORIGINE
Questa pianta è originaria dell'America meridionale e America settentriona .

DESCRIZIONE
Le Opuntia fanno tutte parte della famiglia dei cactus; hanno fusti cilindrici, piatti o globulari, detti cladodi; molto raramente producono piccole fogliecilindriche che hanno breve vita e appaiono in pochissime specie e ricoperte da un sottile strato ceroso per limitare la traspirazione e quindi la perdita d'acqua. Possono avere dimensioni notevoli, arrivando ad essere alte anche 6 m. Altre hanno invece rami striscianti alti poche decine di cm. Le areole sono disseminate qua e la sui rami, e oltre alle spine, sono provviste di glochidi, i piccolissimi e fastidiosissimi aculei dotate di microscopici denti che restano conficcati nella pelle , difficilissime da estrarre. Possiedono un apparato radicale carnoso che si sviluppa soprattutto in larghezza e meno in profondità, capace di colonizzare gli ambienti più impervi alla ricerca di acqua e nutrimento. I fiori solitari delle Opuntia sono molto vistosi, hanno forma di ruota e colori brillanti, e alla loro sfioritura seguono dei frutti ovoidali contenenti parecchi semi, sulla buccia poi si notano delle piccole protuberanze disposte quasi simmetricamente tra di loro munite di piccolissimi aculei, quasi invisibili, che producono a contatto con la pelle un continuo fastidio.
Il genere essendo molto vasto è stato suddiviso in diversi sottogeneri, secondo la forma del fusto e delle spine.
Producono frutti spesso commestibili.

TERRENO
La loro coltivazione richiede un terriccio molto drenante e roccioso e, se coltivate in vaso, la terra deve essere concimata e mista a sabbia grossolana.

ESPOSIZIONE
L'esposizione deve essere in pieno sole, le annaffiature regolari in estate vanno completamente sospese in inverno; in questa stagione, le piante - che sopportano anche il freddo - andranno tenute all'aperto ad una temperatura che non superi i 5 o 7 °C per evitare un prolungamento con conseguente indebolimento degli articoli della pianta. Teme l'umidità. Se coltivate all'interno assicurare molte ore di luce brillante. Concimare una volta all'anno, in primavera.

RIPRODUZIONE
La moltiplicazione avviene sia per seme usando un miscuglio di terra e sabbia umida, e mantenendo una temperatura di 21 °C, o più semplicemente staccando un articolo o tagliando la cima di una forma tubolare che verrà preventivamente fatta asciugare e appoggiata a una base di sabbia pura dove la parte tagliata verrà sorretta da paletti provvisori.


REBUTIA

   
Rebutia (Karl Moritz Schumann, 1895) è un genere di piante succulente appartenente alla famiglia delle Cactaceae, sottofamiglia Cactoideae, tribù Trichocereeae; comprende circa 40 specie.
ORIGINE
Piante originarie della Bolivia, Perù ed Argentina.

DESCRIZIONE
Piante generalmente globose senza nervature distinte organizzate in piccoli tubercoli, che producono fiori relativamente grandi rispetto al corpo. Essi producono una notevole quantità di semi. Le rebutia sono piante in genere molto piccole (7cm di diametro). I piccoli fusti sferici sono coperti di tubercoli disposti a spirale, con spine sottili. Produce un'abbondante fioritura dalla primavera fino a tutta l'estate, con fiori lunghi e grandi di colori brillanti, che spuntano dalla base del fusto.  Non vive per molti anni ma produce polloni che assicurano la continuità della pianta.

TERRENO
Prediligiamo terreni soffici ed incoerenti, con elevato drenaggio, composto da sabbia e terriccio.

ESPOSIZIONE
Gradiscono la luce del sole ma è meglio ripararle dal sole cocente dell'estate. Con la stagione estiva hanno bisogno di annaffiature regolari e abbondanti. Dopo il periodo di fioritura necessitano di un periodo di riposo, in un clima fresco, 4-18 °C, e asciutto, ben areato. Spostare al sole alla comparsa dei primi boccioli e cominciare con le innaffiature, aumentandole all'aumentare delle temperature. Concimare una volta l'anno  con un prodotto per piante da fiore molto diluito.
La coltivazione di queste piante è considerata molto facile.

RIPRODUZIONE
Avviene per semina o per polloni.


THELOCACTUS


Thelocactus - Pianta della famiglia delle Cactacee il cui nome è formato dal greco "thelè", che vuol dire "capezzolo", e da cactus, che si riferisce ai grossi tubercoli posti sulle costolature della pianta. Conta all'incirca 17 specie.
ORIGINE
Originaria del Messico e dell'America meridionale.
DESCRIZIONE
La thelocactus ha forma arrotondata o leggermente ovoidale con costolature appiattite e ricoperte da tubercoli molto evidenziati le cui cime sono munite di grosse spine aureolari. Crescono in gruppi. I fiori, che si aprono all'apice dei fustipiù vecchi, sono grandi e molto colorati. Spuntano nel periodo estivo.
TERRENO
La coltivazione di questa pianta (come quella di tutte le cactacee), vuole un terriccio molto drenante, composto da terra concimata e da sabbia grossolana in modo da permettere un buon drenaggio e impedire il ristagno dell'acqua che causerebbe il marciume del fusto. Le thelocactus devono essere piantate in vasi non molto grandi, di una misura appena superiore alla pianta, ma siccome la loro crescita è abbastanza rapida, necessiterà di un rinvaso che avverrà in primavera, almeno ogni due anni.
ESPOSIZIONE
La sua esposizione richiede piena luce e pieno sole, le innaffiature andranno fatte solo quando la terra apparirà asciutta; in inverno dovrà essere conservata a una temperatura che non scenda sotto i 4 °C. e le innaffiature sospese. Concimare in primavera con fertilizzante molto diluito.
RIPRODUZIONE
La sua riproduzione avviene quasi sempre per seme, siccome la pianta difficilmente produce polloni, il seme va posto in una composizione di terriccio e sabbia molto fini e umidi e conservati ad una temperatura di 21 °C. in posizione ombreggiata.

Nessun commento:

Posta un commento